Pietrapaola - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
 Chiesa San Biagio
 Fu ricostruita nel XVII secolo sui resti di una antica chiesa medievale. All'interno, un  tempo era custodita una icona di San Biagio e alle pareti erano dipinti degli angeli nell'atto di suonare i violini.
  Chiesa S.Maria delle Grazie
 Costruzione medievale risalenti ai primi anni del XIII secolo ricostruita più volte a causa degli incendi dei corsari. Quest'ultima costruzione risale agli inizi del 1900, la più antica memoria della chiesa risale al 1454. nel 1629 in questa, venne eretta una confraternita laicale col nome di "SACRAMENTO", in seguito soppressa.
 L'interno a unica navata è decorato con stucchi chiari e alte lesene dotate di capitello decorativo. Il soffitto è a cassettoni. L'arco di trionfo, di forma ogivale, è decorativo in oro. Sull'altare in marmi policromi intarsiati la statua della Vergine affiancata da due angeli. Vi si custodiscono, inoltre, la statua di San Domenico di Guzman, un  crocefisso in legno, un ostensorio utilizzato solo in occasione della processione del "Corpus Domini", il fonte battesimale e l'aquasantiera.
  Grotta del Principe
 Nei Pressi della rupe del Salvatore , una grotta con triplice ricovero provvista di feritoia , utile al feudatario di turno per difendersi in caso di attacchi. La vista è suggestiva , il punto è strategico e non facile da raggiungere , se non con gradini scavati nella viva roccia  Ai quattro lati della grotta principale ci sono delle colonnine con bellissimi capitelli e disegni diversi l'uno dall'altro. Essi sono stati incisi direttamente nella roccia e rappresentano un singolare esempio di arte rupestre.
 L'altopiano delle Muraglie (quota 405 s.l.m.), 3 Km. a Nord/Est dell'abitato di Pietrapaola, sorge in posizione dominante sulla fascia costiera ionica tra Capo Trionto e Punta Fiume Nicà. Vi si giunge dal Bivio Stazione di Pietrapaola (SS. 106) ed imboccando, dopo un tratto di 6 Km. all'altezza di un ponticello, la mulattiera che sale a Nord/Ovest.
 Lungo lo sperone roccioso che borda a Nord e Nord/Ovest l'altopiano, si conserva per una lunghezza complessiva attuale di m. 450, una cinta muraria in blocchi di conglomerato locale che formano un doppio paramento a secco in opera poligonale (altezza media dal piano di campagna mt. 3). Sul lato Nord/Est del circuito, si apre una porta rientrante ad angolo retto, con corridoio lungo m. 15, in corrispondenza di un'antica via di accesso dal litorale, che, in prossimita' della porta, era sbarrata da una serie di massi rocciosi. All'estremita' Sud/Est dello sperone, e visibile il basamento di una torre a pianta quadrangolare, posta a controllo dell'arco costiero meridionale.
 In base alle piu recenti ricognizioni (1984), e possibile ipotizzare la presenza di un circuito difensivo lungo in totale 1,5 Km. , che racchiude una ampia superficie a pianori (circa 45 ettari), separati da una valletta centrale, come a Castiglione di Paludi. Nell'area all'interno della cinta muraria sono stati recuperati materiali archeologici riferibili ad una frequentazione del sito nel corso del lIl sec. a.C. Ci si trova di fronte, pertanto, ad un vasto insediamento fortificato dai Brezi, nello stesso periodo in cui sorgono i centri di Castiglione di Paludi, e di Pruiia di Terravecchia.